Chiesa San Biagio gremita e piazza Plebiscito di Tivoli trasformata in una curva ieri mattina per l’ultimo saluto ad Alexander Lindl, noto a tutti come “Schultz”. Ad accompagnarlo in questo viaggio gli amici di sempre come Amato Caponera, altro tiburtino doc: “Difficile da spiegare, sento un vuoto dentro enorme”. La commozione sul volto di chi ha condiviso tante giornate con questo uomo dall’aspetto semplice. Per il signor Caponera, Alexander è stato più di un amico, qualcosa di vicino ad un fratello. Nato il 4 giugno del 1958, Alexander, “Sandro” per gli amici, ha lasciato tutti nelle prime ore di questa domenica 10 gennaio 2015, a 58 anni, in un letto dell’Italian Hospital Group a Guidonia Montecelio. A sostenerlo durante tutta la vita, anche nel lavoro quotidiano della sua edicola di via Palatina, la moglie Anna. Per tanti tiburtini la giornata non sarà più la stessa, senza la possibilità di incontrarlo nella sua edicola, attività ereditata dalla madre. Sempre pronto a lasciare un sorriso agli amici e a dare informazioni ai numerosi turisti di passaggio nella bellissima città di Tivoli. Era amante della sua città, questo “Schultz”, e aveva tanti amici come Maurizio Romanzi: “Un punto di riferimento per me, più di un amico. A lui sono legati i migliori ricordi e sinceramente mi sento solo di ringraziarlo. Purtroppo nell’ultimo periodo non è stato molto bene”. Ha lottato contro la malattia fino a quando è riuscito a farlo, nascondendo anche i suoi dolori.
Tanti i messaggi provenienti dal mondo del web: “Un pezzo della storia di Tivoli ci ha lasciato” oppure “uomo speciale, unico e insostituibile”. E ancora: “Ricordo un ragazzo buono e generoso, dal sorriso contagioso che incontravo sempre con grande piacere e che ogni volta mi riportava agli anni più belli, quelli della giovinezza che ci vedeva amici e felici”.
Ad omaggiarlo anche i tifosi della Tivoli Calcio 1919, la sua squadra del cuore. Uno striscione fuori dalla chiesa con la scritta “Ciao Sandro, grande cuore amarantoblù”. E ancora un messaggio: “La tua voce unica e inimitabile riecheggerà per l’eternità”. E’ vero, Alexander aveva una voce speciale, forte e determinata ma allo stesso tempo capace di intrattenerti con i suoi racconti di vita. La domenica senza “Schultz”, presente sui numerosi campi della provincia, non sarà più la stessa.