GUIDONIA MONTECELIO- Durante la seduta del consiglio comunale del 24 Novembre, anche i cittadini hanno fatto la loro parte. Una schiera di donne era in piedi tra i banchi degli spettatori, mostrando dei cartelloni che recitavano:“I cittadini non sono merce di scambio”, volti a sottolineare l’urgenza di un problema inserito tra i punti all’ordine del giorno dal consigliere Patrizia Carusi (Partito Democratico):la mancata erogazione del servizio di screening mammografico presso il Centro Prevenzione Tumori dell’Asl Roma G.
Dopo il trasferimento del Centro presso l’Italian Hospital Group di Via Tiburtina 188, infatti, i disservizi segnalati anche da larga parte dell’opposizione sono rimasti insoluti da oltre un anno. Il consigliere Sebastiano Cubeddu (Movimento 5 Stelle) accusa: “Il mammografo c’è, ma non viene utilizzato. In questo periodo difficile per le finanze dei cittadini, non tutti possono rivolgersi ai privati per avere una diagnosi tempestiva. Lasciare inutilizzato un macchinario così importante,diventa omicidio colposo”. Il collega di partito Giuliano Santoboni ha inoltre generalizzato il problema, integrandolo nella visione di una gestione sanitaria concentrata principalmente sull’aspetto economico: “Non si pensa alla qualità né alla necessità di erogare alcuni servizi, indispensabili per una sistematicaprevenzione delle malattie e dei tumori. Essa potrebbe diminuire a sua volta i costi della sanità pubblica”. Tra le file della maggioranza, anche il consigliere comunale Stefano Sassano e Michele Venturiello (Forza Italia)annunciano la volontà del proprio partito a votare a favore del provvedimento, che aiuterà a fare pressione e mandare un segnale forte agli organi competenti. Il voto del suddetto si è concluso quindi con l’approvazione all’unanimità.
La discussione del secondo punto all’ordine del giorno, (adozione del programma di riqualificazione urbana “La Triade”ai sensi dell’art.4 e 9 della L.R. n.28/1980 e dell’art.34 del DLGS n. 267/2000), invece, è stata rinviata,a causa di problemi di ordine tecnico, incontrando i malumori dell’opposizione.
Il consigliere Cubeddu attacca: “Sapevate che questo provvedimento sarebbe stato bocciato qui oggi. Noi abbiamo studiato, e ci saremmo rifiutati di votare un decreto per la lottizzazione di un’area vicina al dissesto idrogeologico, ma voi non ci avete permesso di manifestare il nostro dissenso, alterando così il processo democratico”. Nonostante ciò il sindaco Eligio Rubeis assicura che il ritardo è dovuto ai minuziosi accertamenti, richiesti dalla Regione Lazio, per procedere alla costruzione in loco.
Tuttavia, la presenza al consiglio di numerosi cittadini sensibili al grave deficit di questo distretto sanitario,ha ottenuto l’effetto sperato, persuadendo l’amministrazione locale a inviare un segnale forte al dirigente della Asl, al direttore sanitario della del CPT, a Zingaretti, Presidente della Regione Lazio e a Marino, Presidente della Città Metropolitana per una rapida e funzionale soluzione dei problemi.