Prende forma a poco a poco la didattica digitale nazionale la cui fisionomia deve essere modellata dai professori in prima persona. La maggior parte delle scuole ha cominciato ad adottare le prime forme di educazione a distanza, ma solo esse non bastano. Il ministero spiega infatti che il solo invio di materiali o la semplice assegnazione di compiti deve essere abbandonata, per lasciare spazio ad una trasmissione dei materiali didattici gestita in modo ragionato e organizzato, con materiali che una volta assegnati e caricati o poi diventano oggetto di discussione collettiva.
Un altro interrogativo ricade sui voti e molti si interrogano se lo studio e gli argomenti trattati in questo periodo saranno oggetto di valutazione. Ciò che è certo è che anche queste lezioni avranno un peso nella valutazione di fine anno, ma le modalità su come valutare gli studenti spettano agli insegnanti.
Vista una possibile proroga oltre il 3 aprile della quarantena secondo alcuni orientata intorno ai primi di maggio, ci si interroga se la maturità possa essere protagonista di variazioni.
Molto probabilmente gli esami cominceranno il 17 giugno e altrettanto sicuro è il mancato peso nella valutazione di prove Invalsi e alternanza scuola-lavoro. Al ministero si sta addirittura pensando se ridurre o meno la commissione, eliminando per quest’anno i commissari esterni. Saranno così i soli professori interni a giudicare la classe, con però la presenza di un presidente esterno. Anche la seconda prova sembra essere sotto esame e si discute se modificarla e adeguarla al programma svolto o eliminarla del tutto.