Nell’attività diretta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e posta in essere nei giorni scorsi sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Torino e tra le altre interessante anche quella di Busto Arsizio.
Veniva tratto in arresto con applicazione della misura cautelare in carcere, il cittadino italiano DEL BERGIOLO Fabio, di anni 60, per la detenzione, presso la propria abitazione di Gallarate (VA), di un ingente quantitativo di armi da guerra e armi comuni di provenienza estera.
Sottoposto a Fermo di Indiziato di Delitto il cittadino svizzero MONTI Alessandro Michele Aloise, di anni 42 e il cittadino italiano BERNARDI Fabio Amalio, di anni 51, entrambi responsabili di detenzione e messa in commercio di un missile aria/aria MATRA in utilizzo alle forze armate del Qatar.
L’attività di PG, iniziata lo scorso anno mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e telematiche, trae origine dalle attività di alcuni combattenti italiani con ideologie oltranziste evidenziatisi in passato per aver preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass.
Nell’ambito di tale attività, sono stati riscontrati diversi contatti tra uno dei predetti miliziani ed un esperto di armi che proponeva l’acquisto, per conto terzi, di un missile del quale venivano trasmesse anche alcune foto tramite la messaggistica whatsapp.
Gli ulteriori riscontri investigativi hanno consentito di individuare, successivamente, il vero intermediario della vendita, nel citato DEL BERGIOLO Fabio, con precedenti di polizia, che, dopo un’intensa attività investigativa anche con pedinamenti, è stato sottoposto a perquisizione e tratto in arresto a seguito del rinvenimento all’interno della propria abitazione di un vero e proprio arsenale di armi da guerra e comuni da sparo illegalmente detenute costituito da:
-N.9 fucili da guerra cd. carabine d’assalto
-N.1 pistola mitragliatrice da guerra Scorpion
-N. 3 fucili da caccia
-N. 7 pistole
-N. 6 parti di armi da guerra (otturatori, caricatori, canne, fusti)
-N. 20 baionette
-N. 306 parti di armi da sparo (caricatori, canne, otturatori, silenziatori, ottiche)
-N. 831 munizionamento di vario calibro
All’interno dell’abitazione del predetto sono stati rinvenuti anche diversi stemmi e cartelli con simbologie naziste tra cui svastiche e riferimenti alle WAFFEN-SS.
Subito dopo la perquisizione dell’abitazione di DEL BERGIOLO (ex funzionario doganale, evidenziatosi nel 1998 tra i fondatori dell’ex movimento “M.A.C., Movimento di azione confederata” – che promuoveva la libera vendita delle armi” – e candidatosi alle elezioni al Senato del 2001 nelle fila di “Forza Nuova”), la Polizia di Stato di Torino si è recata nei pressi dell’aeroporto di Rivanazzano Terme (PV) dove, all’interno di un grande deposito, rinveniva un involucro cilindrico di circa 4 metri contenente un missile aria/aria mod. MATRA MP EM F20 S530 di fabbricazione francese, della lunghezza di 3,54 METRI.
Si metteva pertanto in sicurezza tutta l’area circostante al fine di consentire, con le dovute precauzioni e cautele, l’intervento di personale altamente specializzato dell’Esercito Italiano che ha costatato trattarsi di un missile aria-aria privo di carica esplosiva ma riarmabile da persone specializzate nel settore.
Grazie ad alcuni approfondimenti investigativi è stata accertata la materiale disponibilità del missile e dell’intero deposito in capo a MONTI Alessandro Michele Aloise e BERNARDI Fabio Amalio, entrambi con precedenti di polizia, i quali sono stati immediatamente localizzati in un Hotel adiacente l’aeroporto di Forlì e sottoposti a “Fermo di Indiziato di Delitto” da parte di personale della DIGOS di Torino, in collaborazione con l’omologo ufficio della Questura di Forlì.
Il Deposito, contenente numerosissimo materiale militare, tra cui due contenitori lanciarazzi, è stato sottoposto a sequestro al fine di una più approfondita analisi delle strumentazioni ivi contenute.
Di Antonio Azzinnari