Continua a perdere pezzi il Partito Democratico a Guidonia Montecelio nonostante le elezioni ormai prossime. Anche Giuseppe Saccà e Claudio Massari abbandonano la nave e si posiziona con la lista Democratici. Ecco le motivazioni espresse in una nota: “Malgrado le fuoriuscite dal Partito Democratico locale continuino a moltiplicarsi, chi governa il nostro partito a livello sovracomunale sembra non accorgersene e continua su un percorso fallimentare in cui si susseguono rinvii, ricorsi e contrapposizioni fra le diverse aree che nulla hanno a che fare né con la definizione di un programma per la nostra Città, né con la definizione di una strategia vincente.
Ecco perché, dopo una lunga riflessione, abbiamo deciso di unirci agli amici Aurelio Valentini e Gianfranco Ricci. Condividendo la loro critica alla mancanza di un percorso inclusivo e aperto da parte del PD. Negli ultimi giorni sono trapelate indiscrezioni su possibili candidature autorevoli ed inclusive, che ci avevano fatto sperare in un deciso cambio di passo. Così, purtroppo, non è stato.
Nell’area civica, invece, si sta costruendo una coalizione capace non solo di vincere le elezioni, ma soprattutto di governare una città complessa come la nostra. Una coalizione civica che già oggi con la costituzione del tavolo delle cinque realtà in campo rappresenta la vera alternativa non demagogica ai partiti e alle correnti, piena di entusiasmo e di prospettive.
L’aggregazione civica che sta già lavorando sul programma e financo su un’alta rappresentatività, di persone motivate e molto attaccate al loro territorio, ci appare in grado di essere molto più attrattiva verso i nostri concittadini dei Partiti. Come nostro costume prediligiamo il rapporto umano e non virtuale con i nostri concittadini e la sensazione appare netta. Sfiducia nei partiti e nelle loro ritualità, scarso apprezzamento per la capacità di governo dei populismi.
Guidonia ha bisogno di altro: di concretezza, di capacità, di buon governo e di persone di buona volontà che, non avendo di mira soprattutto il proprio tornaconto, sappiano rimboccarsi le maniche e lavorare, passo dopo passo, per affrontare le criticità e i problemi.
Non basta la protesta, ma è necessaria anche la proposta fatta da uomini e donne che si diano da fare per la collettività e che sappiano cosa fare”.