Con indagini già avviate, e grazie a recenti sviluppi, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, insieme al nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Cagliari e al 4 nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di stanza a Cagliari sono intervenuti dalla mattinata odierna fino alla tarda serata in località Bruncuteula e nelle zone limitrofe. L’operazione ha evidenziato una diffusa pesca abusiva condotta con attrezzi non consentiti, non segnalati, molti di questi appositamente usati per pescare le anguille. Per queste ultime il periodo di fermo biologico è disciplinato dalla Regione Sardegna con il DECRETO N. 972 /DecA/ 55 del 06.08.2013 che ne stabilisce il divieto di cattura ogni anno, dal 1 marzo al 30 settembre. Le particolari condizioni della zona e l’estensione della pesca abusiva hanno reso le operazioni particolarmente complesse tanto da dover dedicare una intera giornata di lavoro dei militari della Guardia Costiera. Per comprendere le dimensioni del fenomeno a fine giornata sono stati sequestrati circa 380 nasse, 37 bertovelli e qualche chilometro di altre reti, molte di queste in pessime condizioni. Nella zona i militari della Guardia Costiera continueranno anche nei prossimi giorni i controlli proseguendo le indagini. Gli attrezzi da pesca erano tutti non segnalati a norma di legge rappresentando un pericolo per la navigazione.