GUIDONIA MONTECELIO – Il consiglio comunale di oggi, 15 settembre, riparte con un dibattito sul tema ambientale e su uno degli argomenti più temuti dai cittadini del comune: il trattamento dei rifiuti
Il primo ed unico punto all’ordine del giorno, infatti, ha riguardato la conferenza dei servizi che si terrà domani, 16 settembre, in cui verrà discussa la spinosa questione dell’impianto per il Trattamento Meccanico Biologico (Tmb) dei rifiuti.
Già nel mese di luglio il Dirigente al Settore Ambiente della Regione Lazio, infatti, aveva preposto il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, concedendo così l’autorizzazione finale per la realizzazione dell’impianto di Tmb.
Domenico De Vincenzi (Partito Democratico) ha espresso un’opinione condivisa già in precedenza da molti esponenti dell’opposizione: «Il Partito Democratico di Guidonia è sempre stato contrario a questo progetto e ne abbiamo fatto sempre un vessillo in campagna elettorale. Non riteniamo che servano tali misure in un comune dove si sta sperimentando la raccolta differenziata porta a porta, perciò riteniamo che la Regione debba riflettere sulla decisione presa dalla precedente giunta di centrodestra e riconsiderarla. Richiediamo oggi a questo consiglio comunale di rinviare la conferenza sull’AIA e permettere a noi tutti di confrontarci sul tema».
L’esponente del Movimento 5 Stelle Giuliano Santoboni ha invece auspicato un dialogo più produttivo di tutto il consiglio comunale, affinché, rinviando la conferenza dei servizi, si vada a toccare con mano più da vicino la realtà del comune: il territorio e la sua gestione sono idonei all’istallazione di tale impianto? «Noi siamo contrari a questo progetto – ha dichiarato– perché il quadro industriale di Guidonia, dalla prima approvazione del 2010, è irreparabilmente mutato».
Il suo capogruppo, Sebastiano Cubeddu, ha inoltre aggiunto un tassello importante per avvalorare questa argomentazione: il parere negativo dell’Ufficio Tecnico del Comune. Egli non ha voluto ricercare le responsabilità delle compagini politiche, ma ha voluto segnalare tre strade per rimediare alla situazione vigente: la prima è offerta dal Ministero dei Beni Culturali (Mibact), che ha intenzione di individuare e riperimetrare l’area archeologica (1500 ettari), comprendente le aree della Selciatella e dell’Inviolata, la seconda, diffidata dalla Procura e dal Mibact per la mancanza del parere paesaggistico, è l’apertura dell’impianto e la terza va a diffidare la precedente Aia, in quanto “viziata” da modifiche non apponibili e segnalate anche dall’ufficio tecnico del Comune. «Non abbiamo mai voluto un impianto lì, perché esso prevede di finire il ciclo dei rifiuti con la combustione, procedura severamente vietata dalle norme europee».
Tra le fila della maggioranza c’è stata piena adesione di queste istante. Stefano Sassano e Marco Bertucci, il quale ha pubblicamente dichiarato che non si ricandiderà per il consiglio di Palazzo Guidoni, hanno tuttavia dichiarato l’inutilità di aprire il congresso per poi rinviarlo: «Aprire l’Aia non è una vittoria. Devo scusarmi per i cittadini per non aver approfondito l’argomento, ma spero, in tal modo, di poterlo fare». Una linea, questa, apprezzata da Cubeddu ma criticata da Emanuele di Silvio, il quale ha dichiarato: «Non si può essere contro quando i muri, ormai, sono alzati».
Il capogruppo di Forza Italia Michele Venturiello, tuttavia, ha assicurato, nella costruzione e l’attività del Tmb, il pieno rispetto della legge: «Abbiamo creato una linea per la gestione di rifiuti, ma siamo aperti alla risoluzione di eventuali problemi. Spero che questo consiglio non venga diviso tra “buoni” e “cattivi”: sono contento che il Pd abbia ottenuto un rinvio, ma non tutto il nostro operato è da buttare».
Il voto finale sull’ordine del giorno, quindi sulla richiesta di rinvio della conferenza di servizi di domani, ha visto un parere favorevole unanime e ciò porterà a una riesamina (forse) più accurata dell’intervento territoriale, di qualsiasi sorta esso sarà.
Giorgia Golia