Questo era quello che venerdì si vedeva dalla platea. La luna nel tempio. Magia pura..Ci manca il mare…ma un mare di gente vorrebbe cambiare le cose…Dobbiamo riscoprire la bellezza del viaggio a Tivoli. Un viaggio illuminato.Si sta facendo sempre più tardi, avrebbe detto Tabucchi. Lui si che sublimava il viaggio. Quel viaggio che in fondo è dentro di noi. Apprezzando le cose (meraviglie) che abbiamo e molti fanno finta di non vedere perché le danno per scontate.Io ho un mio motto da sempre. L’urbanistica accontenta pochi (e gli stessi). La cultura accontenta tutti. Permette, anche per un solo momento di entrare dentro un’altro mondo, un altro contesto. Di vivere una seconda vita. Lontana dalla schiavitù dell’abitudine e dai discorsi sempre uguali del tanto non cambia nulla. Io credo che venerdì si è aperta una strada. Perché il tema del Grand Tour non è un tema qualsiasi. Non uno scelto a caso. Ma un percorso, un sentiero che già nelle memorie di Adriano era stato tracciato. E allora puntiamo alla qualità delle cose, ne abbiamo tutte le ricchezze per farlo. E’ solo attraverso un vero viaggio che possiamo tracciare la strada per arrivare a Tivoli. Perché noi possiamo essere la segnaletica che manca a questa città ancora in cerca di orientamento. Un caro saluto.
SERVIZIO A CURA DI FULVIA ALESSI