La Guardia di Finanza ha definito un manuale ad uso immediato, definito appunto «prontuario»; si tratta di un vademecum per i militari della polizia economico-finanziaria per effettuare controlli più intensi, previsti dal ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese.
Secondo il prontuario, per le persone fisiche è prevista una sanzione “ridotta” per l’inadempienza delle norme previste, che scende a 280 euro (in caso di recidiva raddoppia a 560 euro), i cui proventi andranno allo Stato. I casi di irregolarità alle norme oggi in vigore sono:
-Il divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
-il non avere con sé e non indossare la mascherina nei luoghi al chiuso diversi dalle mie abitazioni private ed in tutti i luoghi all’aperto
-il mancato rispetto del distanziamento sociale minimo di un metro, in caso di sport aumentato a due metri, e quello nelle palestre, piscine e circoli sportivi.
-Il divieto di fare gare di sport “di contatto individuali” e di squadra.
-Lo stop alle manifestazioni pubbliche in forma non statica, le feste all’aperto, le sagre e le fiere.
–Divieto previsto dal Dpcm del 18 ottobre «di consumare sul posto o nelle immediate adiacenze dell’esercizio di ristorazione dalle ore 18,00 e fino alle ore 24,00 il prodotto o bevanda alimentare comprato per asporto».
Le sanzioni previste per le irregolarità da parte degli esercizi commerciali riguardano:
-nei servizi di ristorazione il consumo è consentito per un massimo di sei persone al tavolo.
-Nei bar, pub, gelaterie e pasticcerie oltre le 18.00 non si può consumare al banco.
–Stop a sale da ballo e discoteche, le feste private civili e religiose autorizzate con massimo 30 persone.
–divieto delle attività di sale giochi, scommesse e bingo al di fuori dell’orario 8.00-21.00.
-Tutti i negozi al dettaglio devono garantire ai clienti ingressi dilazionati, sosta non oltre necessario, rispetto dei protocolli previsti dai Dpcm
In tutti questi casi di violazione, la multa è ridotta a 280 euro, il doppio in caso di recidiva. Ma è prevista anche la chiusura dell’esercizio commerciale fino a cinque giorni.
Da non dimenticare il dovere di stare a casa per i soggetti che presentano « infezione respiratoria associata a temperatura corporea maggiore di 37.5°». In caso di violazione della norma che ha lo scopo di «impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo», la sanzione arriva anche all’arresto fino a sei mesi con le relative conseguenze penali.