Una grande festa benefica ha avuto luogo al Palazzetto dello Sport di Villanova lo scorso 13 giugno: il secondo trofeo sportivo “Piergiorgio Frassati”. L’evento, organizzato da Gloria Deisori e dai maestri di “Guidonia Judo” Onorio e Tiziana Taglione (8º e 5º DAN) con il patrocinio della Città di Guidonia Montecelio, dell’Assessorato allo Sport, la collaborazione dell’Assessorato ai Servizi Sociali e la straordinaria partecipazione del Centro Sportivo dei Carabinieri, era aperto alla partecipazione di tutte le scuole del territorio ed stato prefissato per stanziare fondi alla FSHD Italia ONLUS, associazione a sostegno dei pazienti affetti da distrofia muscolare.
Tutti i bambini e gli esordienti che si sono affrontati negli stimolanti combattimenti, che siano riusciti a salire sul podio dei vincitori oppure no, hanno comunque contribuito a sensibilizzare gli spettatori su una malattia degenerativa, la Distrofia Facio-Scapolo-Omerale (FSHD), caratterizzata da una elevata prevalenza sulla popolazione mondiale e da una progressiva perdita di autonomia motoria. I casi riscontrati sono 1 su 20.000 individui, ma la reale frequenza è stimata fino a 1 caso su 7.500/10.000 persone.
L’associazione destinataria dei fondi, la FSHD Italia ONLUS, infatti, ha tra i suoi scopi primari la ricerca, la prevenzione, il miglioramento della qualità della vita e un’attenzione particolare sulla cura e prevenzione delle forme infantili. L’organizzazione intende inoltre finanziare lo sviluppo di progetti clinico-biologici, di ricerche inerenti meccanismi fisiopatologici, di studi degli aspetti infiammatori, la definizione della storia naturale della malattia, un follow-up basato sulla RM muscolare, modelli di attuabilità di terapie basate sulle cellule staminali.
La dedizione di tutti gli allenatori, i preparatori atletici, degli organizzatori, e di tutti gli atleti ha portato, oltre al raggiungimento di cospicue donazioni, di cui l’organizzazione potrà usufruire per il conseguimento dei propri obbiettivi, anche alla creazione di una consapevolezza maggiore verso malattie degenerative come questa, nonché alla grande soddisfazione della vittoria, dopo aver atterrato l’avversario.
Giorgia Golia