Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nei giorni scorsi, negli incontri avuti in Piemonte nella Città di Alba, durante il seminario sul “Finanziamento e crisi della piccola media impresa” e durante la riunione con il Sindaco Maurizio Marello, ha affrontato la riforma del processo civile, la riorganizzazione della macchina della Giustizia sul territorio e lo sblocco dei lavori per la casa di reclusione che insiste ad Alba.
Il Ministro nel corso del seminario ha auspicato ad una partecipazione dei cittadini alle consultazioni pubbliche con suggerimenti, non solo da parte degli addetti ai lavori, infatti ha dichiarato, “Presto sarà on line la mia proposta di riforma del processo civile. Pensiamo a una Giustizia che avvicini i cittadini alle Istituzioni e non che li allontani, come è successo troppo spesso in questi anni”.
Geografia giudiziaria
Il Guardasigilli ha poi proseguito “Si è deciso, di non proseguire nella centralizzazione perché abbiamo voluto far sentire agli imprenditori un presidio di legalità il più vicino possibile, anche geograficamente parlando, alla loro realtà”.
La questione Alba
Il Ministro parlando con il Sindaco Marello ha dichiarato “E’ molto complicato riaprire i tribunali. La strada alternativa è quella dello Sportello di prossimità che, ad Alba, già esiste“
Altro nodo, quello dei lavori nel carcere della cittadina piemontese chiuso nel 2016, dopo i casi di legionella e riaperto solo parzialmente nel 2017. Il primo cittadino ha chiesto il prosieguo dei lavori nella struttura, considerato anche che 4,5 milioni di euro sono già stati stanziati dal Ministero della Giustizia. Bonafede ha comunicato in diretta con il capo del Dap, Francesco Basentini, chiedendo di sbloccare la vicenda.
Di Antonio Azzinnari