Resta in piedi il governo cittadino di Guidonia Montecelio. Dalla riunione fiume di Forza Italia di ieri sera, martedì 2 febbraio, è emersa la volontà da parte del partito di andare avanti, non senza dubbi o visioni differenti. Ad esempio si è evidenziata una spaccatura tra i rappresentanti provinciali, intenzionati a sciogliere immediatamente, e i vari Fabio Armeni, Antonello Aurigemma, il Senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone, il Senatore e vice coordinatore regionale Francesco Maria Giro. Fedeli ad Eligio Rubeis (nella foto in una delle sue ultime apparizioni da uomo libero nel consiglio comunale), il sindaco agli arresti domiciliari dallo scorso 20 luglio, tutti gli ex consiglieri e le varie figure presenti negli organigrammi e negli staff elettorali. Questa storia di intercettazioni con accuse di corruzione e concussione rischia paradossalmente di far aumentare il peso specifico di Rubeis.
Non mancano sguardi sospetti, all’interno della sala ci sono traditori, indecisi, amanti del doppio gioco. In molti decidono di non parlare o parlare il meno possibile. La speranza è quella di ricostruire un partito forte dopo questa vicenda, legato ai veri valori di un centrodestra moderato, favorevole ad una economia libera, al lavoro per tutti con le persone giuste al posto giusto, vicino al sociale in maniera silenziosa, lontano dai poteri forti della magistratura perché consapevole di operare nel bene, vicino ai cittadini perché la democrazia ti fa vincere con il loro voto e non con altri giochi. Magari con una politica diversa, senza preferenze legate al solo posto di lavoro e rappresentanti che hanno avuto già tanto dal partito e lo hanno utilizzato come un autobus (citazione di Silvio Berlusconi) dal quale scendere o salire a loro piacimento. Guidonia Montecelio è ora una grande città, si può vincere con la forza dei fatti lavorando bene nel quotidiano.
Non si scioglie questo governo guidoniano di centrodestra, ma non vengono affrontati i punti programmatici e questo è ancora più allarmante. Alcuni obiettivi, anche prestigiosi, sono ancora da realizzare eppure non vengono affrontati, soprattutto da chi vorrebbe tornare alle urne. L’elenco comprende opere che da sole basterebbero a dare un senso ad un’esperienza politica: l’asilo in località Finestroni, la scuola di Marco Simone a Setteville Nord, la riqualificazione dei parchi, la metropolitana di terra Guidonia-Roma, il raddoppio della linea ferroviaria, il secondo piano al museo cittadino di Montecelio. Tutti argomenti che evidentemente i referenti regionali hanno bene in mente e non hanno intenzione di lasciare il taglio del nastro ai pentastellati oppure ad un centrosinistra che continua ad interrogare il proprio partito che al Governo, per adesso, passa le giornate ad effettuare tagli alle amministrazioni comunali.
Eppure fino al 24 febbraio è possibile effettuare scommesse. Forza Italia incontrerà presto gli altri gruppi della maggioranza e poi andrà a Roma con una relazione dettagliata sulle intenzioni generali.
