Torna a lavorare domani mattina, giovedì 21 agosto, la politica guidoniana. Convocato per le 10 il consiglio comunale di Guidonia Montecelio in seduta pubblica, straordinaria, urgente. All’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto della gestione per l’anno 2013, composto dal conto del Bilancio, dal conto economico e dal conto del patrimonio.
Il piatto piange soprattutto a causa dei ridotti trasferimenti dal Governo, ma in questi anni l’amministrazione guidata dal sindaco Eligio Rubeis, poi riconfermato alla guida del governo cittadino, è riuscita sempre a cavarsela grazie alla finanza creativa, andando a trovare modalità diverse di finanziamento per la realizzazione di opere pubbliche.
Il Bilancio quindi, oggi più che mai, non può da solo rappresentare come ha lavorato un’amministrazione anche se è indispensabile riuscire a tenere la situazione sotto controllo che per un comune di 100mila abitanti e dalle entrate vicine ai 70 milioni di euro significa non avere un saldo negativo di 18 milioni. Oltre quella profondità si rischia di non risalire più.
Atteso per domani l’intervento dell’assessore al Bilancio Adriano Mazza che come suo solito effettuerà una relazione dettagliata sullo stato di salute delle casse comunali.
Per quanto riguarda i movimenti politici nella maggioranza ancora da sciogliere, almeno ufficialmente, il nodo della delega alle Pari Opportunità, il ballottaggio è tra la Marianna De Maio, forte dell’ottimo lavoro svolto nei cinque anni precedenti, e Annamaria Vallati, quest’ultima decisa a valorizzare il consenso del suo elettorato capace di viaggiare oltre i 1500 voti grazie al ticket con il presidente del consiglio comunale Marco Bertucci. Da una parte la strada sicura, dall’altra quella del cambiamento. Al sindaco Rubeis il compito di scegliere anche in questo caso il prima possibile per consentire fin da settembre la ripresa di un mondo molto importante per la città, in grado di dare una mano a quelle politiche sociali che inevitabilmente in questo periodo necessitano di un sostegno considerevole, nei fatti e non a parole.