GUIDONIA MONTECELIO – Il consigliere Simone Guglielmo (Partito Democratico) replica, attraverso le telecamere de “La Web Tv”, all’intervista dell’assessore al Bilancio Adriano Mazza, concernente il bilancio del comune di Guidonia Montecelio, analizzando anche le criticità del territorio.
Il consigliere Guglielmo, avvocato di professione, è vice-segretario regionale del Pd, ruolo mai ricoperto da un consigliere di Guidonia Montecelio, nonché Coordinatore della Conferenza nazionale dei Consigli Comunali dell’Anci, l’ente volto a rappresentare e tutelare gli interessi dei Comuni di fronte a Parlamento, Governo, Regioni e agli organi della Pubblica Amministrazione.
Per quanto concerne il bilancio, Guglielmo denuncia un atteggiamento delittuoso della maggioranza, che scarica le proprie responsabilità alla gestione di amministrazioni passate, non creando, invece, un piano ben strutturato che potrebbe far risalire il rating del comune, definito in pre-dissesto anche dall’esponente dei Cinque Stelle, il consigliere Sebastiano Cubeddu, durante l’ultimo consiglio comunale, a seguito di una valutazione effettuata su commissione da una agenzia. ”L’amministratore ideale – spiega il consigliere – è come il buon padre di famiglia, che deve riuscire a regalare un sorriso al proprio figlio facendo quadrare i conti. Così un buon governo dovrebbe garantire i servizi basilari senza aumentare la pressione fiscale”. Egli ha inoltre posto l’accento sui mutui accesi dal comune, utilizzati per realizzare opere pubbliche e stradali che, ha insinuato, avrebbero portato la attuale maggioranza a vincere le scorse elezioni.
Vede invece serenamente il suo rapporto con il Movimento Cinque Stelle, anch’esso all’opposizione. “In politica non si deve fare una questione di casacche”, ha dichiarato, spiegando che a causa della realtà locale da gestire può crearsi un dialogo costruttivo tra le loro parti, dettato da esigenze condivisibili.
Egli ha inoltre ricordato che le criticità del comune non si riducono al settore di servizi sociali, che non riescono a far fronte alle richieste di aiuto dei cittadini, ma anche al ramo della cultura, rilanciata anche dal governo Renzi come punto focale del suo programma, con lo scopo di staccare i giovani dalle proprie realtà virtuali. E proprio la politica di rottamazione del Pd nazionale ha ispirato Guglielmo a proporre al Consiglio dell’Anci una legge che non consentisse più ai consiglieri di adempiere il proprio dovere per più di tre mandati, garantendo un ricambio generazionale costante.
A conclusione dell’intervista il consigliere è intervenuto su un tema a lui particolarmente caro: le città metropolitane. È una nuova concezione di città, su cui si basa la riforma Delrio, che potrà far crescere e progredire intere aree urbane, come quella di Roma Est, di cui facciamo parte, e potrà innescare una serie di processi che equipareranno Roma a città metropolitane come Parigi e Londra.
Il breve colloquio col consigliere Guglielmo ha rivelato molti spunti di discussione e una visione radicalmente diversa sulla gestione dell’ente, lasciando trasparire una radicale predisposizione al dialogo e un trasversalismo costruttivo, atto a tutelare la sostenibilità economica e umanitaria del proprio comportamento politico.