Quindici scalini di storia oggi all’asta. Succede a Parigi, dove una porzione delle vecchie scale a chiocciola della Torre Eiffel, risalenti al lontano 1889, sarà presto venduta al miglior offerente. Sarà la casa d’aste Arturial House a occuparsi della vendita del pezzo unico e la base d’asta è stata già fissata tra i 20 e i 30 mila euro.
Questo episodio ha già un famoso precedente: nel 2009 era stata messa in vendita un’altra parte di scala comprendente 9 gradini e fu acquistata da un collezionista americano per la cifra di 550 mila euro.
Proprio per questo, anche in questo caso, molti sostengono che l’entità dell’importo richiesto possa lievitare vertiginosamente, poiché si tratta non solo del simbolo della città dell’amore nel Mondo, ma anche di un cimelio di notevole e pregiato valore storico.
La Torre, però, al tempo della sua edificazione e inaugurazione, avvenuta il 31 marzo 1889 in occasione del centenario della Rivoluzione Francese, non aveva riscosso grandi consensi tra i parigini e i francesi tutti, bensì fu accolta con critiche e contestazioni, poiché era il simbolo di un nuovo tipo di architettura, che univa il funzionalismo di materiali rozzi e industriali all’armoniosità, delle forme di un monumento dalle linee classiche. Era l’avvento di una nuova epoca, caratterizzata dalla fiducia nel progresso e nelle nuove tecnologie.
Tutto questo è espresso in quei 15 gradini, ridotti ad essere venduti e diventare patrimonio di qualche collezionista fortunato che saprà conservarli (e perfino servirsene di tanto in tanto) dentro le mura private di casa sua. Un’esperienza non per tutti, ma che sta diventando sempre più comune in un’Europa dove anche le opere d’arte, se vendute, possono portare denaro.