Sono arrivate questa mattina le dimissioni irrevocabili dalla carica di assessore del comune di Tivoli da parte dell’avvocato Giuseppe Fortuna. Motivazione: l’avvocato Fortuna ed il sindaco Giuseppe Proietti sono inconciliabili. Ecco il primo problema: il primo cittadino aveva dichiarato di aver scelto tutte persone di sua stretta fiducia, evidentemente la fiducia non si basava su una conoscenza profonda.
L’assessore poteva contare su undici compiti: bilancio, razionalizzazione della spesa pubblica, tasse e tributi, ragioneria, organizzazione della macchina amministrativa, personale, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, affari generali, trasparenza e integrità, avvocatura, patrimonio.
Giallo sulle modalità di sfiducia. Dopo una riunione con la maggioranza svoltasi mercoledì 17 dalle 18.30 alle 21 circa, il mattino successivo l’assessore è stato sfiduciato all’unanimità. Ad alcuni, si mormora, non è piaciuta l’esposizione dell’allora assessore Fortuna in merito alle politiche del bilancio. Eppure durante la riunione non erano state avanzate domande particolari in merito. Cosa è successo dalle 21 del mercoledì 17 alle 8.30 del giovedì 18, quando è uscita la nota stampa con la sfiducia dell’assessore?
Secondo l’avvocato Fortuna tutto questo porta alla luce un comportamento dittatoriale del sindaco Giuseppe Proietti, il quale “ha conferito un potere enorme a una sola persona (il suo capo segreteria, Signor David Diamanti)”. Ecco un altro punto che mette in difficoltà il sindaco. L’ex ufficio stampa del partito allora guidato a Tivoli dal sindaco Marco Vincenzi, “è stato assunto con la carica di esperto amministrativo senza essere in possesso di un titolo di laurea”. “Stiamo valutando questo problema”, l’intervento del consigliere comunale Manuela Chioccia (Partito Democratico). Emerge un altro fatto che ha incrinato l’immagine dell’avvocato Fortuna nei confronti dei dipendenti e riguarda lo spostamento di due persone in uffici differenti all’insaputa proprio dell’assessore che si stava occupando, con esperienza data dal curriculum, del personale. Tutto questo ha fatto scattare una lite tra l’avvocato Fortuna ed il signor Diamanti che è terminata in un confronto molto duro. “Si è trattato effettivamente di un fatto sgradevole – racconta l’avvocato Fortuna -. Ma si trattava del mio ufficio personale, oltre che operativo e politico, e io non consento a nessuno di entrare e permanere nel mio ufficio contro la mia espressa volontà”.
Arriviamo alla conferenza stampa convocata dal Partito Democratico questa mattina, sabato 20 settembre, aperta successivamente anche ai cittadini. “Tra dieci giorni siamo chiamati ad approvare il bilancio. Chiediamo trasparenza nei confronti dei cittadini”, le dichiarazioni della Chioccia. “La città di Tivoli non può permettersi un altro momento di stallo – interviene il consigliere Alessandro Fontana -, ricordiamoci che veniamo da tre anni di fermo amministrativo e da uno di commissariamento. Mi dicono sia già stato nominato un nuovo assessore (Pier Francesco Sciarretta, tiburtino, economista e professore universitario di 39 anni, per alcune ore la città ha avuto due assessori, alla faccia del risparmio, ndr), mi dicono anche parente di un capogruppo di una lista che ha sostenuto Proietti durante le elezioni (“non è il primo caso di questa Giunta”, mormora Vincenzi, ndr). Era già pronto a subentrare? Stanno uscendo fuori tutti i problemi della maggioranza di Proietti che evidentemente ha speso troppo tempo in giro a pulire parchi. In commissione da luglio chiedo di effettuare controlli nell’edilizia scolastica, è successo quello che è successo, alcuni insegnanti sono addirittura rimasti feriti a causa della decadenza di alcune strutture. Oltre a girare per i parchi il sindaco poteva anche fare un salto nelle scuole. Due dipendenti sono stati spostati senza interpellare l’assessore: secondo alcuni, considerando la vicinanza politica a Vincenzi di queste persone, siamo di fronte ad una vendetta politica. Mi chiedo: dove siamo arrivati? Tutto questo fa emergere superficialità nelle scelte”.
Ha partecipato anche il capogruppo del Partito Democratico alla Regione Lazio Marco Vincenzi: “È finita la luna di miele dopo neanche 100 giorni. Il Partito Democratico dal 31 dicembre 2009, con le dimissioni dell’allora sindaco Giuseppe Baisi, non è più al governo di questa città. Credo sia opportuno per Proietti finirla di dare le colpe al Pd e di cominciare a lavorare per Tivoli perché ad oggi nulla è stato fatto”.
Morale della favola: “Con il sindaco di Tivoli non scambierò più un buongiorno”, parola dell’avvocato Fortuna. E questo lo chiamano rapporto di fiducia?