Il prossimo 5 giugno tutti i residenti del Comune di Roma dovranno andare alle urne per decidere il nome del nuovo sindaco della Capitale. Un’impresa ardua visto il recente scandalo di Roma Capitale che ha ulteriormente allontanato la cittadinanza dalla politica dei frequentatori del Campidoglio. Tuttavia la città, posta sotto commissariamento dal 3 novembre scorso, ha bisogno urgentemente di una nuova guida. Ecco i maggiori candidati alle elezioni amministrative e tutti gli aggiornamenti.
19 maggio- Sondaggi a due settimane dal voto
La situazione romana, a un passo dal voto, è ancora monitorata da varie aziende di consulenza, che elaborano statistiche e sondaggi su ampi campioni di popolazione:
Index research- Per la trasmissione televisiva Piazza Pulita, ha realizzato un grafico che pone in cima ancora la contendente grillina, Virginia Raggi, col 27 %, da Roberto Giachetti, Pd, col 23 %, da Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, col 20% e da Alfio Marchini, neo Forza Italia, e da Stefano Fassina, Sinistra Italiana, rispettivamente col 19,5% e 5%.
Quorum/Youtrend- Riportato dall’Huffington post e dal Fatto quotidiano, questo sondaggio propone uno scenario dagli esiti ancor più evidenti: Virginia Raggi al 30%, Roberto Giachetti al 24,7%, Giorgia Meloni al 21,1% e Alfio Marchini al 18,4%.
Ipr Marketing- Ha presentato i risultati più recenti a Porta a Porta, la trasmissione di Bruno Vespa, rilanciando le sorti del Centrodestra: Virginia Raggi al 26%, Roberto Giachetti al 24%, Giorgia Meloni al 21% e Alfio Marchini al 20%.
In attesa del voto decisivo e nonostante la grande partenza del Movimento 5 Stelle, la partita sembra ancora lontana dal finire e in un sempre più probabile balottaggio l’esito di queste elezioni potrebbe addirittura ribaltarsi.
Giorgia Golia
9 maggio- Ricorsi elettorali
Tra il 6 e il 7 maggio scorso sono state ufficialmente presentate le liste elettorali dei candidati a sindaco, molti di cui erano stati già annunciati nelle scorse settimane. La lista risultante prevede 13 nomi:
Roberto Giachetti: Lista civica Giachetti sindaco,Lista Più Roma, Italia dei Valori, Verdi, Partito democratico, Una rosa per Roma,Radicali.
Alfio Marchini: Lista Marchini, Forza Italia, Roma Popolare, Lista Storace, Cantiere Italia, Rete liberale, Rivoluzione Cristiana.
Giorgia Meloni: Federazione popolare per la Libertà, Lista con Giorgia, Partito Liberale, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini.
Virginia Raggi: Movimento Cinque Stelle
Mario Adinolfi: Popolo della famiglia per Adinolfi Sindaco
Dario Di Francesco: Grillo Parlante, Viva l’Italia,Unione pensionati, Movimento Poeti d’azione.
Simone Di Stefano CasaPound
Enrico Fiorentini: Movimento politico Libertas.
Michel Emi Maritato: Lista civica Assotutela.
Alessandro Mustillo: Partito Comunista
Carlo Priolo: Lista Civica Carlo Priolo sindaco
Fabrizio Verduchi: Lista di Italia Cristiana
Carlo Rienzi: Lista civica Codacons
Stefano Fassina, invece, è stato escluso dalla candidatura dalla commissione elettorale per una difformità dei moduli presentati. Tuttavia, il politico ha dichiarato la sua intenzione di fare ricorso: “Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma. Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l’esito delle elezioni amministrative nella Capitale. “
3 maggio- Destra punta su candidato civico
Appare sempre più probabile un avvicinamento tra Storace, leader de La Destra, e il candidato della lista civica Alfio Marchini, già appoggiato da Silvio Berlusconi. La scelta del leader di Forza Italia ha subito generato uno tsunami che ha coinvolto anche gli altri partiti di destra, che stanno lentamente convergendo verso il candidato che, fino a poco tempo fa, si fregiava di essere rimasto “libero dai partiti”. “Ieri sera ho incontrato i candidati della mia lista, è la soluzione più ragionevole se si trova un accordo sul programma, – ha dichiarato in un’intervista su La7- chi voterà me, voterà Marchini attraverso il mio nome”. La lista dei candidati, che dovranno presentare le proprie liste il prossimo 5 maggio, si è ulteriormente ridotta, portando a destra uno scenario più incerto, nonostante l’annuncio che Alessandra Mussolini è diventata proprio in questi giorni la capolista di Fi per Roma. Dal canto suo, Marchini sembra aver apprezzato l’appoggio di Storace: ” Chiamai Storace prima dell’estate, chiesi a lui,un fascista autentico, vero, de core, di spiegarmi qual è la differenza tra la destra sociale e le idee che io ho sul programma. Mi sono accorto che effettivamente, lasciando fuori le ideologie che non hanno nulla a che fare con la sistemazione delle buche, c’è la possibilità di avere uno scenario ben più ampio sulle cose concrete.”
Giorgia Golia
28 aprile- Cambio di forze
Guido Bertolaso si ritira. E’ ormai stato ufficializzato da una nota di Silvio Berlusconi: “Con il dottor Guido Bertolaso abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell’ingegner Alfio Marchini. Non è una scelta nuova. Marchini era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione”. D’altro canto l’ex candidato del Fi “con la stessa generosità e spirito di servizio con cui aveva messo da parte progetti molto importanti per candidarsi a sindaco, oggi si è reso disponibile a ritirare la sua candidatura per convergere su quella nelle migliori condizioni per vincere”.
La decisione, tuttavia, ha generato caos di opinioni tra il Centro- Destra (Salvini ha parlato di “balletto” del Fi che appare indeciso sul cavallo su cui puntare) e imbarazzo tra la schiera di Marchini, che ha sempre fondato la sua visione politica su una certa distanza dai partiti e dai poteri forti. Il commento di Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle, infatti, rappresenta l’accusa più papabile che potrebbe rivolgere l’elettorato a Marchini: “Oggi cade la maschera anche di Marchini, che diceva tanto ‘liberi dai partiti’, ‘liberi dai partiti’ e invece si prende il sostegno di Bertolaso e quindi di Forza Italia”.
Giorgia Golia
26 aprile
La lista dei candidati a sindaco si arricchisce ulteriormente, raggiungendo la quota di 12 aspiranti al ruolo di maggior spicco per la città capitolina:
Scende in campo CasaPound, con il suo candidato Simone Di Stefano, militante di destra sin dall’adolescenza; Msi, Fiamma nazionale e Forza nuova con Alfredo Iorio, la lista Popolo della Famiglia con il giornalista Mario Adinolfi, la lista Roma Bene Comune con Paolo Voltaggio e il Partito comunista con Alessandro Mustillo. Tra i candidati, inoltre, spunta anche il nome di Carlo Rienzi, presidente e fondatore della Codacons.
Nel frattempo, i sondaggi vedono in vantaggio Virginia Raggi, nonostante le recenti polemiche dovute ad un lavoro in una società vicina all’ex sindaco Gianni Alemanno. La candidata grillina, però, sembra tranquilla, e risponde così alle provocazioni: ” Nello svolgimento del mio lavoro con lo studio Sammarco mi è stato chiesto di svolgere un ruolo tecnico e di rappresentanza per una società cliente dello studio, quale la Hgr, senza percepire alcun compenso proprio perché rientrava nel mio rapporto con lo studio legale cui facevo riferimento. Trattasi dunque di una comune prassi professionale, tant’è che sono stata presidente di garanzia per Hgr fin quando la società è rimasta cliente dello studio Sammarco. Una volta cessato il rapporto io ho lasciato l’incarico.”
Giorgia Golia
21 aprile – Natale di Roma: inizia la partita
Sullo sfondo della ricorrenza del Natale di Roma, la 2769esima ab urbe condita, i candidati a sindaco delle principali coalizioni e forze politiche cominciano le rispettive campagne elettorali. Ecco i principali protagonisti di queste amministrative:
- Il Centrodestra, in una coalizione tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, aveva inizialmente promosso la candidatura di Guido Bertolaso, direttore della Protezione Civile dal 2001 al 2010 e commissario straordinario per le più grandi emergenze idrogeologiche degli ultimi anni (come il Terremoto dell’Aquila, per cui è ancora indagato). Ora il voto per la Destra si è notevolmente frammentato, con l’aggiunta di Giorgia Meloni, appoggiata anche dal leader della Lega Matteo Salvino e determinata a sfatare ogni preconcetto sulla produttività delle donne in gravidanza. Infatti dopo l’infelice intervento di Bertolaso, che le consigliava di restare a “fare la mamma”, la leader di Fratelli d’Italia ha risposto energicamente che “le donne conciliano maternità e lavoro”. Proprio in queste ore, tuttavia, il vertice di Fi sta riconsiderando il sistema delle candidature, e ha rimesso nelle mani di Silvio Berlusconi la decisione del candidato da appoggiare, aprendo il dialogo anche a Francesco Storace e Alfio Marchini.
- Per il Partito Democratico, invece, il candidato è Roberto Giachetti, uscito vincitore dalle scorse primarie e già capo di Gabinetto a Roma fino al 2001 con l’amministrazione Rutelli e dal 2013 vicepresidente della Camera dei Deputati. Dopo la vittoria lo scorso 6 marzo ha cinguettato così sul suo profilo Twitter: «Sono davvero emozionato, fatico a trovare le parole per dire grazie a tutti. A tutti coloro che insieme a me c’hanno creduto. Ora si parte».
- Il Movimento 5 Stelle ha trovato il suo candidato in Virginia Raggi, avvocato 37enne con un passato da consigliere comunale. Ha cominciato a fare politica col Movimento dal 2011, occupandosi soprattutto di scuola e ambiente, interessandosi allo status dei musei, dei parchi e delle periferie. La sfida di Roma non la intimorisce, infatti ha così commentato la sua candidatura: «Sarà un compito difficile e ne sono pienamente consapevole, ma non mi spaventa. A essere spaventati sono coloro che vogliono che resti tutto com’è. Perché non è vero che Roma non può tornare al pari di grandi metropoli europee come Berlino e Parigi, non è vero che la Capitale non può rinascere. Possiamo tornare ad essere città del mondo ed è il momento di riprenderci la nostra storia».
- Tra le liste civiche, per adesso, troviamo il grande outsider Alfio Marchini, imprenditore e appartenente a una lunga genealogia di costruttori vicina al Partito Comunista, Francesco Storace, segretario de La Destra, Presidente della Regione Lazio dal 2000 al 2005 e Ministro della Salute dal 2005 al 2006 sotto il governo Berlusconi, e Stefano Fassina, dimessosi come viceministro dell’economia e delle finanze del governo Letta, dopo lo scontro con il premier Matteo Renzi.
Solo dopo le elezioni potremo sapere chi di loro riuscirà a domare il toro meccanico capitolino, la cui gestione macchinosa ha portato a disarcionare tutti i sindaci precedenti. Nel frattempo, come sempre, le urne decideranno il nome del più meritevole, o del male minore.
Giorgia Golia