Il presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi decide di mettere fuori corso la banconota da 500 euro, all’interno di una battaglia contro il denaro fisico, l’evasione fiscale, il riciclaggio e il terrorismo.
Proprio questa banconota, definita anche “Bin Laden” perché tutti ne parlano e pochi l’hanno vista, sembra infatti che sia uno degli strumenti più utilizzati dai trafficanti di droga e armi e da molte altre organizzazioni criminali per transazioni finanziarie illecite e operazioni di riciclaggio
Una mossa, questa, che si ispira alle manovre finanziare di grandi potenze economiche quali Singapore, gli Stati Uniti e il Canada e che andrà a minare l’utilizzo dei 620 milioni di banconote di questo taglio che circolano, per un valore di 300 miliardi, per la maggior parte fuori dall’Unione Europea.
Tutte le banconote potranno essere cambiate presso la BCE, che ne fermerà la stampa moltiplicando invece quella di pezzi da 100 e 200 euro per un valore di 500 milioni di euro, o nelle altre banche europee ma i pezzi tuttora in circolazione potranno mantenere il loro stato di mezzo legale di pagamento.
Il provvedimento non sarà di certo indolore: anche se questo taglio di banconote non è tra quelli più utilizzati dai comuni cittadini e le transazioni che lo riguardano occupano appena il 3%, il valore complessivo di tali biglietti raggiungerebbe il 30% di tutti quelli in circolazione.
Tuttavia il più grande ostacolo è rappresentato dalla Germania. I responsabili finanziari di Berlino hanno espresso la propria contrarietà per l’operazione, in quanto a parer loro va a ledere l’uso stesso del contante, un’abitudine monetaria tedesca che non accenna a scomparire.
La misura del presidente Draghi, quindi, a parte che a modificare l’assetto monetario del portafoglio di noi europei, tende a modificare tendenze sociali importanti, volgendo sempre più verso la tracciabilità di tipo elettronico. L’interrogativo, però, che resta, è se l’abolizione di uno strumento di scambio possa effettivamente turbare chi si occupa di attività illecite.