GUIDONIA MONTECELIO – Il consiglio comunale del 30 gennaio ha unito storia e normative, il ricordo di un passato da non ripetere e lo “svecchiamento” delle regolamentazioni del nostro comune.
Il consiglio si è aperto infatti con un’altra commemorazione, spostata su richiesta del presidente Marco Bertucci al primo punto dell’ordine dei lavori: quella del massacro delle Foibe. In anticipo rispetto alla cerimonia del 10 febbraio, il minuto di silenzio dell’aula ha voluto ricordare, con grande rispetto, l’uccisione disumana degli 11.000 italiani gettati vivi nelle grandi cavità carsiche, peculiari della zona di Fiume, dell’Istria e Dalmazia, e l’esilio forzato che ha condotto verso il confine giuliano molti sopravvissuti. Ma i consiglieri Rita Salomone (Partito Democratico) e Alessandro Messa (Fratelli d’Italia) hanno voluto anche ricordare come questa pagina tragica della nostra storia politica sia stata insabbiata per molti anni, fino all’istituzione della giornata del ricordo nel 2004: “I tanti italiani esuli – ha ricordato Messa- non hanno subìto solo un genocidio fisico, ma anche uno legato alla memoria, ordinato da chi dovrebbe, invece, custodire la nostra memoria storica”. Il consigliere Giuliano Santoboni (Movimento 5 Stelle) ha invece tracciato una descrizione, punteggiata da ricordi personali, di Trieste, e della grande incoscienza dei suoi abitanti di tutto quel male che ha permesso questo genocidio italiano.
Il secondo punto all’ordine del giorno, invece, aveva una natura ben diversa. Il comandante dei Vigili Urbani Marco Alia, responsabile anche dell’anticorruzione, ha infatti esposto ai consiglieri il nuovo Regolamento sui Procedimenti Amministrativi, un atto che l’amministrazione deve necessariamente inserire in un contesto organico di norme al fine di concedere al cittadino un tempo certo per la chiusura dei procedimenti. “Esso – ha dichiarato il comandante- è una norma madre, uno scheletro che risente delle disposizioni della normativa nazionale e sarà seguito da un atto giuntale, dove verranno inserite le specifiche di ogni procedimento da ciascun dirigente, con potere d’inerzia e tempistiche certe”.
Tuttavia tra le contestazioni, quelle dei Cinquestelle vertevano sulla individuazione di un altro responsabile, invece del segretario generale, in caso d’inerzia, per superare quelle situazioni di stallo dei procedimenti in cui il potere decisionale è reputato a un solo soggetto, e sulla mancata menzione dei termini generalmente intesi per la durata temporale dei procedimenti (30 giorni, seguiti da 20 giorni per la pareristica). Michele Venturiello (Forza Italia) ha invece chiesto di emendare proprio questo punto, a causa delle difficoltà che la Giunta incontrerebbe nel determinare, di volta in volta, il termine dei procedimenti. In seno a questi e altri dubbi espressi dall’aula consiliare, la presidenza ha accettato, perciò, di riportare il regolamento in Commissione, affinché sia discusso, approfondito e, ove necessario, emendato.
Il terzo punto, il Regolamento del Consiglio Comunale, più volte rinviato, è stato finalmente discusso e lentamente approvato, tramite una snella votazione punto per punto. In esso vengono analizzati i diritti e doveri dei consiglieri e della presidenza, tracciando i limiti della loro azione politica, sia sul territorio comunale che nelle adunanze. Sono stati approvati gli articoli dall’1 al 4, che riguardano anche il luogo, la convocazione dei consiglieri e i casi di convocazione dei consigli, rinviando la discussione del punto 5 e il Regolamento delle commissioni consiliari alla Commissione stessa.
In ultimo, il sindaco Eligio Rubeis ha voluto rispondere alla domanda posta da Sebastiano Cubeddu (M5S), che intendeva conoscere l’operato del primo cittadino dopo la denuncia fatta dai pentastellati al prefetto. Egli ha affermato di aver inviato già una contestazione, e di aver mandato una lettera al prefetto, di cui sta ancora aspettando risposta, con il parere richiesto. “Entro la prossima settimana-ha dichiarato – dovrò prendere un provvedimento non facile, cercando di non nuocere all’amministrazione”.
Il consiglio comunale, aggiornato con nuove regole, sta lentamente ponendo in essere quanto promesso dall’amministrazione dopo le svolte del caso Mafia Capitale, ma la strada sembra ancora lunga e piena di contestazioni.
Giorgia Golia