“Grave l’immobilismo e i tentennamenti nelle ore cruciali da parte della Regione Lazio e dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato riguardo alla clinica Nomentana Hospital a Fonte Nuova, competenza Asl Rm5: ancora una volta si è rimasti a guardare di fronte alla positività al Covid-19 di medici, infermieri e pazienti.
A quanto si apprende dalla direzione sanitaria del Nomentana Hospital i casi si sarebbero verificati in un solo reparto, ma la paura ha raggiunto tutti e forse era opportuno prendere delle decisioni fin dalle prime ore. Risulterebbero in corso ulteriori controlli perché sintomi pericolosi sono stati percepiti da altri soggetti. Ai primi casi sospetti il 20 marzo le sigle sindacali avevano chiesto di effettuare tramite il tampone controlli a tutti i lavoratori.
Dispositivi di Protezione Individuale messi a disposizione del personale sembrerebbero stati insufficienti, va bene il lavoro ma la salute dei pazienti e di chi ogni giorno rischia per gli altri non può che essere messa al primo posto. Ad esempio sembrerebbero essere state consegnate semplici mascherine, ma servivano quelle Ffp3 e Ffp2, oltre a guanti e tute protettive che non sono mai arrivati. Senza i dispositivi adeguati a rischiare non sarebbero solo i lavoratori, ma anche le relative famiglie.
In questi casi l’errore è di caricare di troppo impegno di turni chi si mette a disposizione per spirito di servizio.
Relativamente alla legge 104, qualora tra i lavoratori ci fossero casi positivi al Coronavirus, invitiamo a conteggiare l’eventuale assenza dall’incarico come infortunio sul lavoro.
Ancora una volta, inoltre, è emersa una mancanza di comunicazione tra le strutture sanitarie e gli Enti locali. In momenti del genere il rispetto verso la politica non deve mai mancare, anche perché poi è sempre alla pratica dell’amministrazione statale che ci si deve rivolgere per trovare una soluzione. Stessa politica che non deve mostrare un rimbalzo di responsabilità”, dichiara il consigliere regionale del Lazio, Laura Cartaginese (Lega).