La Polizia di Stato di Milano, ha condotto un’articolata attività d’indagine finalizzata al rintraccio del quarantaseienne VECCHI Vincenzo, noto esponente dell’area anarco-autonoma milanese, latitante dal luglio del 2012 in quanto colpito dall’ordine di esecuzione di pene concorrenti nr. SIEP 348/201 emesso il 26 luglio 2012 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Genova – Ufficio Esecuzioni Penali e di relativo Mandato di Arresto Europeo. VECCHI infatti è stato condannato con sentenza definitiva della Corte di Cassazione del 13 luglio 2012, alla pena di anni 11 anni e mesi 6 di reclusione per le violenze occorse durante le manifestazioni di piazza del 20 luglio 2001 a Genova, in concomitanza con lo svolgimento del Vertice dei G8. In particolare VECCHI, nelle giornate del 20 e 21 luglio 2001, travisato e in concorso con altri manifestanti, danneggiava, distruggeva e incendiava svariati beni mobili e immobili tra cui alcuni istituti di credito, autovetture e un supermercato, asportandone la merce esposta all’interno. Si contrapponeva con violenza alle forze dell’ordine, inneggiando gli altri manifestanti all’attacco e lanciando bottiglie, sassi e facendo esplodere alcune molotov. Spostava inoltre dalla loro sede cassonetti delle immondizie, rovesciandoli al centro della strada. Negli ultimi due mesi l’azione investigativa della Polizia di Stato si è intensificata anche con l’avvio di intercettazioni di varia natura concesse dalla Procura Generale di Genova; l’analisi delle informazioni relative al latitante, ai suoi vecchi compagni di lotta politica ed alla famiglia, hanno quindi consentito di acquisire numerosi elementi che riconducevano la presenza del latitante in Francia. È stata quindi interessata la polizia francese – per il tramite dell’ufficiale di collegamento in servizio presso la D.C.P.P./UCIGOS della Polizia di Stato che ha assicurato uno stretto raccordo investigativo – che ha proseguito le indagini fornendo un contributo determinante per l’esatta individuazione del latitante. Si è così avuto modo di apprendere che nelle scorse settimane VECCHI ha incontrato l’ex convivente e la figlia minore in Francia, in una località della Savoia, trascorrendo una settimana di vacanza come una normale famiglia di villeggianti. Al termine del soggiorno in Savoia la donna con la figlia ha fatto rientro a Milano, mentre VECCHI è tornato in Bretagna, riprendendo la sua normale vita con una falsa identità. Monitorando la donna e seguendo ogni indizio possibile nonché le tracce degli apparati telefonici in uso alla coppia, gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno e della DIGOS di Milano hanno acquisito ulteriori utili indizi finalizzati alla localizzazione del latitante ed alle modalità con le quali era solito sentire l’ex convivente e la figliola. Tali rilevanti elementi sono stati tempestivamente comunicati alla Polizia francese che, da ultimo, la mattina dell’8 agosto scorso, seguendo le indicazioni dell’Antiterrorismo della Digos di Milano e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha tratto in arresto VECCHI Vincenzo a Saint Gravé dans le Morbhian, un piccolo borgo nella regione della Bretagna. E’ infatti in Bretagna che il VECCHI aveva trovato rifugio; ed è nella stessa regione che lavorava come imbianchino per il proprio sostentamento. VECCHI, che in Francia si faceva chiamare Vincent, è stato fermato per strada, mentre stava andando a lavorare. Non aveva documenti di riconoscimento, ma solo una tessera che riportava il nominativo di Vincent Papale. Il 9 agosto, le autorità francesi hanno convalidato l’arresto del latitante, che si trova ora recluso nel carcere di Rennes. VECCHI era l’ultimo condannato per i fatti del G8 di Genova ancora irreperibile. Nell’ottobre del 2017 era stato arrestato in Svizzera, a seguito di specifiche indagini svolte dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno/DCPP-UCIGOS e dalla DIGOS di Pavia, il latitante FINOTTI Luca, del ’79, riconosciuto colpevole di analoghi reati nel medesimo processo. IL VECCHI, oltre alla condanna per i reati devastazione e saccheggio, rapina e porto abusivo di armi, resistenza e violenza nei confronti dei contingenti delle Forze di Polizia per i fatti di Genova del 2001, ha subito una condanna per aver partecipato alle violenze poste in essere a Milano in Corso Buenos Aires nel marzo del 2006.
Di Antonio Azzinnari