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venerdì, Novembre 22, 2024
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    Roma, al via il progetto dei controllori fissi sui bus

    Da oggi niente più evasori, almeno sul trasporto pubblico di Roma. Poche ore fa, infatti, è partita, anche se in forma ristretta, l’iniziativa annunciata con soddisfazione la scorsa settimana dall’assessore ai trasporti Linda Meleo: controlli fissi sugli autobus della Capitale.

    Una misura, questa, come ha scritto la Meleo sul su profilo Facebook, “per contrastare il fenomeno dell’evasione che a Roma ha raggiunto livelli insostenibili”. Ha poi continuato, in un’intervista rilasciata a SkyTg24: «Per noi la lotta all’evasione è un punto molto importante, per questo abbiamo deciso di avviare questa sperimentazione, che è solo il primo passaggio di un piano più ampio».

    Il piano descritto dall’assessore prevede infatti un incremento dei verificatori Atac fino a 500, da posizionare sia sugli autobus che ai capolinea, ma per ora potranno usufruirne soltanto 5 tratte, le stesse che vedono l’impiego dei 25 nuovi bus della serie Urbanway. Su ognuno di essi ci saranno 3 controllori, che verificheranno i titoli di viaggio dei pendolari delle linee 046 (Anagnina), 047 (Anangnina), 106 (Grotte Celoni- Centocelle), 107 (Grotte Celoni -Pantano) e 507 (Anagnina- Grotte Celoni). Proprio come i bus, che raggiungeranno il numero massimo di 150 entro febbraio prossimo, anche i controllori saranno man mano introdotti su tutte le linee rimanenti.

    La manovra, che i suoi promotori dichiarano essere nata su iniziativa popolare, si prefigge di contrastare l’evasione tariffaria e risollevare i conti dell’azienda di trasporto pubblico cittadino. Roma, infatti, è tra le città che meno si avvalgono e vidimano titoli di viaggio insieme a Napoli e Bari, mentre tra le più virtuose si annoverano le città di Bologna, Genova e Torino. Se si pensa che in Italia questo tipo di evasione è calcolabile intorno al 20%, con 4 milioni di euro persi all’anno, si può intuire l’entità della perdita che subisce anche Roma per queste “dimenticanze”.

    Una cattiva abitudine che da oggi, senza più dubbi, si pagherà cara. La somma da pagare in caso di contravvenzione, infatti, si aggira intorno ai 104,90 euro e deve essere pagata entro i 60 giorni dalla notifica. Esiste però una riduzione del 50% per chi decide di provvedere al saldo entro 5 giorni dal viaggio senza biglietto.

    Di base, sembra essere una svolta condivisa da molti cittadini della Città Eterna, ma tra loro spunta anche chi non è del tutto convito dell’incremento dei controllori: “perché non far fare il biglietto direttamente all’autista come in altri paesi europei?” ci si chiede. Altri ancora, invece, tendono a ironizzare: “A me vanno anche bene tre controllori, basta che passi il bus!”.

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