Terni, mercoledì 4 novembre, la cattura ad opera della Squadra Mobile di Terni coordinata dal Dirigente Alfredo Luzi, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli e dello SCO Servizio Centrale Operativo, del boss della Camorra Pasquale Sibillo, esponente di spicco dell’omonimo clan di Forcella di Napoli, latitante del 9 giugno scorso, cioè da quando era sfuggito al maxi blitz che aveva smantellato il “clan dei bimbi di Forcella”, accusato di omicidio, tentato omicidio, associazione mafiosa, traffico di droga ed estorsioni, ritenuto anche il capo della nuova generazione di giovanissimi affiliati alla Camorra.
Il latitante è stato fermato mentre era a bordo di un’auto, in compagnia dei uno dei due familiari che lo ospitavano in un appartamento del centro storico di Terni usato come rifugio per la latitanza; lo stesso aveva fornito false generalità per evitare di essere riconosciuto e non portava al seguito documenti di riconoscimento, ma gli agenti di polizia, che da giorni avevano stretto il cerchio delle indagini intorno a lui lo hanno subito tratto in arresto.
L’inchiesta condotta dai PM Woodcock e De Falco è fine ad indagare anche su eventuali infiltrazioni camorristiche nel ternano.
Giunti i complimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, per questo duro colpo inflitto alla criminalità organizzata.
Di Antonio Azzinnari