L’ennesimo episodio in cui la politica entra a gamba tesa nell’esercizio della libertà di stampa e che ha visto destinataria di attacchi infondati ed immotivati la collega Anna Laura Consalvi impone una seria riflessione sul concreto esercizio in ambito locale, e non solo, del diritto/dovere d’informazione. In particolare siamo di fronte ad un fatto grave, che ha visto un movimento politico rivolgere alla collega una serie di accuse volte a tentare di gettare discredito sulla sua professione e, fatto ancora più condannabile, sulla sua persona. Riteniamo pertanto opportuno stigmatizzare comportamenti di questo tipo, lesivi dell’attività giornalistica stessa, che nulla hanno a che vedere con la libertà di critica e di pensiero, fondamento del vivere civile. Sarebbe auspicabile che i responsabili di questo episodio porgessero alla collega Consalvi e a tutti i giornalisti tiburtini le proprie scuse formali.