Di nuovo all’attacco dell’amministrazione comunale il gruppo politico Alleanza per Tivoli che questa volta punta il dito sulla paradossale situazione della Rocca Pia. “La Rocca Pia è chiusa con i lavori terminati e collaudati nel 2013: in 14 mesi il sindaco non è stato capace nemmeno di aprire un cancello”. Questo il tema del volantino che in queste ore sta facendo il giro del web e dei social network.
La Rocca Pia è una fortezza del XV secolo situata in quello che oggi è il cuore della città di Tivoli. Il patrimonio storico e culturale è enorme. La Rocca Pia in costruzione viene rappresentata da Andrea Mantegna negli affreschi della Camera degli Sposi del Castello di San Giorgio in Mantova. Fino alla realizzazione della vicina Villa d’Este, la Rocca Pia conservò un ruolo strategico e militare di difesa della città. Nel Settecento fu occupata dalle truppe francesi ed austriache, quindi divenne prima caserma e poi fu adattata a carcere in età napoleonica, tramite l’addossamento all’interno di un cortile di un corpo di fabbrica, ruolo che andò a ricoprire fino al 1960.
L’edificio realizzato in tufo locale è costituito da 4 torrioni di forma circolare di diverse dimensioni, uniti da alti muraglioni che delimitano lo spazio di un cortile interno.
La riqualificazione della Rocca Pia insieme ad una adeguata campagna marketing e pubblicitaria potrebbe dare ulteriore valore alla già grande offerta turistica di Tivoli. Ecco perché Alleanza per Tivoli attende una risposta dal sindaco Giuseppe Proietti. Si tratta di un intervento concreto su una fortezza molto cara ai cittadini, costretti ogni giorno ad ammirarla e a pensare i motivi dietro un mancato utilizzo. Si tratta di un punto turistico che poche città al mondo possono permettersi che a nord presenta anche un anfiteatro di età romana, l’Anfiteatro di Bleso, perfetto per gli eventi all’aperto.
“Grata ai buoni, invisa ai malvagi, nemica ai superbi, sono per te a Tivoli, poiché così volle Pio” (questo il messaggio presente sul portale d’ingresso, nda). Grata ai buoni, ma dimenticata dai politici.