Il consiglio comunale tenutosi il 17 ottobre, è iniziato annunciando le dimissioni di Serenella Di Vittorio, consigliere del Movimento Cinque Stelle (Ms5). Le motivazioni della decisione, presa insieme a tutta la comunità a 5 stelle, è dovuta all’impossibilità di garantire la presenza che il ruolo richiede, senza che questa abbia ricadute negative sul lavoro ed inoltre , per l’impossibilità di rispettare quanto indicato nella “lettera d’impegno” del M5stelle, che prevede un’assidua presenza alle sedute di Consiglio e delle Commissioni Comunali.
Prima dell’esposizione dei punti all’ordine del giorno, nella discussione preliminare, si è fatto cenno del degrado del campo Rom di Stacchini, Tivoli Terme, dove continuano ad essere avvistati dei roghi di origine dolosa. Secondo Alessandro Messa (Fratelli d’Italia), lo sgombero dell’area dovrebbe avvenire secondo le direttive di una tavola rotonda, comprendente anche i comuni limitrofi, per evitare che il campo si sposti solo di 200 metri. Anche secondo il capogruppo del M5S, Sebastiano Cubeddu, si sono succedute tempo delle istanze di sgombero disattese, sarebbe quindi necessario intervenire per la tutela dei cittadini, mentre Giuliano Santoboni (M5S), ha proposto un tavolo anche con gli organi nazionali, perché “si sgombera una cantina, non esseri umani”.
Il primo punto all’ordine del giorno, – osservazioni e opposizioni presentate per il programma costruttivo proposto dalla Soc. Morelli Marmi SRL, comportante una variazione Urbanistica -, ha subito suscitato subito la disapprovazione di Domenico De Vincenzi, consigliere del Partito Democratico (PD), che ha riportato all’attenzione di tutti l’illegittimità della procedura che, secondo la Regione Lazio, ha portato un terreno agricolo a diventare industriale e a ottenere la concessione edilizia in un lasso di tempo assai breve. Santoboni, invece, ha chiesto un piano regolatore che difenda il territorio da attacchi territoriali di questa portata, mentre Cubeddu ha paventato delle violazioni sul piano penale per la mancanza del parere paesaggistico e archeologico. Tuttavia il procedimento è stato approvato con 13 voti a favore.
Un altro provvedimento all’ordine del giorno concerneva l’approvazione di modifiche progettuali al raddoppio della tratta Lunghezza-Guidonia sulla linea ferroviaria Roma-Pescara. Il raddoppio del binario, già tema discusso da parecchi anni, sembra già in fase di progettazione, e i binari verranno spostati di pochi metri per la struttura peculiare del terreno e per predisporre la defluizione dell’acqua piovana in vasche sotterranee prima di essere smaltita nelle falde acquifere.
Il consiglio si conclude ricordando che nella prossima consultazione verrà affrontata la situazione del plesso scolastico di via Mazzini a Villanova.
Scritto in collaborazione con Danilo D’Amico