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    Vertice Onu sul climate change: pronto nuovo accordo modiale

    Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha inaugurato il 24 settembre il vertice dei capi di governo sul “climate change” al Palazzo di vetro di New York, quartiere generale delle Nazioni Unite. L’ Onu ha deciso di intervenire, dopo la stipulazione del protocollo di Kyoto,  contro i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, che sta rendendo insostenibili i suoi costi umani, ambientali e finanziari.

    Nella bozza del rapporto Onu, che sarà pubblicato in novembre, viene descritto il grande impatto dell’aumento della temperatura sul nostro pianeta: la diminuzione della produzione di grano, l’innalzamento del livello del mare, le ondate di caldo e le piogge torrenziali che potrebbero intensificarsi a distanza di pochi anni. ”È estremamente probabile che l’influenza umana sia stata la causa dominante dell’osservato cambiamento climatico – è scritto nel rapporto-. Le continue emissioni di gas serra causeranno ulteriore riscaldamento e cambi di lungo periodo nel sistema climatico, aumentando la probabilità’ di impatti severi, pervasivi e irreversibili per le persone e l’ecosistema”.

    L’unico modo per arginare un disastro ambientale, secondo il segretario, consiste nel realizzare  “un futuro con basse emissioni di carbonio, più pulito, più sano, più stabile e più giusto. Non per qualcuno, ma per tutti “, riducendo progressivamente le emissioni di CO2 entro il 2020. Ban ha inoltre richiesto ai leader mondiali presenti di lavorare insieme per raccogliere finanziamenti per il progetto, illustrando come per molti economisti “investire in soluzioni rinnovabili ha un minimo costo aggiuntivo,invece  per il nostro pianeta i benefici sono enormi”. Ha inoltre invitato a far parte dell’iniziativa tutte le istituzioni finanziarie e il settore privato.

    Sono intervenuti al vertice anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il quale ha affermato che:” per combattere il cambiamento climatico bisogna superare le divisioni stilando un accordo sul clima ambizioso, inclusivo, flessibile”; e il premier italiano Matteo Renzi, che ha promesso un ingente impegno italiano alla causa e ha illustrato delle vie percorribili per ridurre il cambiamento del clima: “azioni di mitigazione, finanza per il clima, adattamento, trasferimento tecnologico, ‘capacity building’, trasparenza”.

    È già in fase di lavorazione, infatti, un accordo universale sul clima, che verrà preso in esame a Parigi nel 2015, e  che impegnerà i governi a limitare l’aumento della temperatura globale a meno di 2 gradi centigradi in vista degli impegni presi dall’Unione Europea per il 2020.

    È inoltre intervenuto Leonardo di Caprio, nuovo messaggero di pace dell’Onu, a concludere degnamente il vetrice: “Come attore io devo fingere, e l’umanita’ ha guardato al cambiamento climatico nello stesso modo, come se si trattasse di finzione, ma ci sono eventi innegabili che mostrano come invece sia un problema reale”. La star si augura che con una tassa sull’inquinamento si possa arginare il problema, mentre il segretario Ban ricorda perentoriamente anche ai potenti della Terra che: “nessuno e’ immune dal climate change, neppure il Palazzo di Vetro”.

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