Tra i numerosi vaccini contro il coronavirus ce n’è uno che è stato già approvato dal Ministero della Salute russo, pur non avendo completato il normale iter sperimentale. Si tratta dello “Sputnik V”. Ad agosto la sua “efficacia” fu annunciata dallo stesso Vladimir Putin, affermando anche che una delle sue figlie era stata coinvolta nella sperimentazione, ed è stata richiesta l’approvazine della dell’Organizzazione mondiale della sanità, ancor prima della conclusione del fondamentale studio clinico di Fase 3, per determinare la reale sicurezza ed efficacia del vaccino.
Al momento è noto che lo Sputnik V determina lievi effetti collaterali, nessun effetto grave, come emerso dagli studi clinici di Fase 1-2.
I sintomi più comuni sono stati: il dolore al sito di iniezione (58%dei casi), l’ipertermia (ovvero aumento della temperatura corporea, 50%), mal di testa/cefalea, (42%) e dolore muscolare e articolare, (24 %). “Entrambe le formulazioni del vaccino erano sicure e ben tollerate, con effetti lievi e transitori” sottolineano gli scienziati russi.
Il Ministero della Salute russo ha annunciato che per l’inizio della fase 3 già alcuni candidati si sono sottoposti alla vaccinazione e solo il 14% ha lamentato debolezza e dolori muscolari, per 24 ore e un aumento occasionale della temperatura corporea. La percentuale è inferiore a quella emersa dallo studio clinico di Fase 1-2. Non resta che attendere la risposta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.