“E’ opportuno iniziare a pensare anche alla categoria degli albergatori, troppo spesso dimentica in questi giorni di trattative per cercare di dare una mano all’economia italiana colpita da questa emergenza Covid-19. Il mio invito è quello di far trattenere agli hotel la tassa di soggiorno come sostegno alla liquidità in una stagione di incassi praticamente allo zero. Annulliamo il riversamento degli importi del contributo di soggiorno, maturati nei primi tre mesi del 2020 da parte delle strutture alberghiere, in modo tale che gli stessi importi rimangano a totale disposizione degli alberghi. Un periodo, quello da gennaio a marzo, non molto ricco, a causa dello stop di marzo e dell’incubo, quello del Coronavirus, che ha iniziato a circolare da subito. Sarebbe un’importante boccata di ossigeno per il sistema alberghiero che sta vivendo un momento molto delicato e in grado di minare il futuro. Ritengo l’imposta di soggiorno, di carattere locale, applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d’arte, molto valida e sicuramente da tenere in massima considerazione anche per il futuro pur auspicando una piccola riduzione una volta ristabilita la normalità. La ripartenza per il turismo e tutto il settore alberghiero sarà molto lenta: le famiglie non avranno più denaro e le frontiere rischiano di restare chiuse fino allo spegnimento della pandemia nel mondo. Ecco perché questo intervento è un modo per venire incontro alla categoria degli albergatori che produce lavoro e tra Roma e provincia presenta anche molte realtà di oltre 50 dipendenti”, dichiara il consigliere regionale Laura Cartaginese (Lega).